Il 18 aprile 2016, termine entro il quale l’Italia doveva recepire le Direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE E 2014/25/UE, è arrivato e il Governo ha rispettato la scadenza. La Legge n. 11 del 28 gennaio 2016, delegava infatti l’esecutivo ad adottare un Decreto Legislativo per l’attuazione della nuova disciplina europea in materia di appalti pubblici e concessioni. Con il Comunicato n. 115 del 15 aprile scorso, il Consiglio dei Ministri ha varato il nuovo Codice degli appalti e delle concessioni pubbliche, un unico provvedimento composto da 217 articoli che, allo stesso tempo, recepisce le direttive e riordina l’assetto della normativa vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Si tratta di una normativa autoapplicativa in cui non sarà previsto un Regolamento di esecuzione ma verranno emanati atti di indirizzo e linee guida di carattere generale su proposta dell’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), seguendo quindi anche nel nostro ordinamento un modello di soft law all’anglosassone. La conseguenza immediata è che molte disposizioni resteranno “sospese” e di difficile applicazione fino a che non saranno emanate le sopra richiamate linee guide.
Il nuovo D.Lgs n. 50 del 18 aprile 2016 è stato pubblicato sulla GURI, clicca qui per leggere il testo ufficiale.
Continuate a seguirci e nelle prossime settimane vi terremo aggiornati sulle norme più rilevanti contenute nel nuovo Codice.