Dopo la lunga attesa, il Decreto Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 103 del 5 maggio 2017 supplemento ordinario n° 22.
Il decreto correttivo entrerà in vigore il 20 maggio e contiene numerose novità, tra cui il ritorno (tanto temuto) dei costi della manodopera, nei casi e nelle modalità introdotte dal correttivo: le Stazioni Appaltanti, nei contratti di lavori e servizi, al fine di determinare l’importo a base di gara, dovranno infatti individuare nei documenti di gara i costi della manodopera (ultimo periodo aggiunto al co. 16 dell’art. 23 del D.Lgs. 50/2016).
Gli operatori economici, dal canto loro, dovranno indicare all’interno dell’offerta economica i propri costi della manodopera, oltre che gli oneri della sicurezza aziendali; in questo caso, il Codice precisa che l’obbligo non opera nel caso di procedure per affidare forniture senza posa in opera, servizi di nautra intellettuale e per gli affidamenti ai sensi dell’art. 36 co. 2 lett. a). Il codice non prevede più, come nella versione precedente, che l’aggiudicazione debba avvenire sulla base dell’offerta presentata al netto delle spese relative al costo del personale, ma la stazione appaltante deve verificare, prima dell’aggiudicazione, che i costi della manodopera dichiarati rispettino quanto previsto dall’ar.t 97 co. 5 lett. d) del Codice (art. 10 dell’art. 95 del D.Lgs. 50/2016, come sostituito dal Correttivo).
A questo link potete leggere il testo del D.Lgs. n° 56 del 19 aprile 2017